Oggi è la Giornata Mondiale del Neonato Prematuro ed io non posso non ricordarla perché il mio Andrea è stato uno dei tanti - troppi - bimbi nati prima di quello che doveva essere il loro "giusto giorno".
Sono passati ormai sei anni per noi. Lui doveva essere il nostro regalo di Natale più bello ed invece ha visto la luce dieci settimane prima. Mi fu gettata addosso tanta paura da quei camici bianchi che, forse, avrebbero dovuto cercare di rassicurarmi in quell'attesa forzata, quando ormai sapevamo che presto lui sarebbe nato.
Ho vissuto giorni interminabili, ma sempre troppo brevi per lui che ogni minuto, ogni ora dentro di me significava la possibilità di crescere ancora un pochino, di sviluppare i suoi piccoli polmoni ed evitare di aver problemi di respirazione al momento della nascita e di dover essere intubato.
La sua nascita, a dispetto di tutte le previsioni di chi mi stava attorno, è stato il momento più bello della mia vita perché non c'è stato il tanto temuto silenzio privo di respiro, nemmeno un sofferto vagito, bensì un gran urlo liberatorio e quasi arrabbiato. Ricorderò quel momento per sempre, il mio stupore, quello di mio marito, di tutti in sala parto e persino fuori, in corridoio, di mio padre in attesa.
Da lì ho capito che sarebbe andato tutto bene, che Andrea doveva nascere quel 19 ottobre, proprio in quella notte serena, luminosa, piena di stelle. Era giusto così, ci erano stati regalati due mesi in più da passare insieme in questa nostra vita e questo nessuno ce lo può togliere.
Le difficoltà ci sono state in seguito, la terapia intensiva neonatale, tantissimi controlli, esami e paure per il suo corretto sviluppo. Paure che, ancora una volta, Andrea è riuscito a cancellare dimostrando di essere più in gamba di quanto i medici, le statistiche o altro potessero ipotizzare.
Un bellissimo racconto di Laura Nani sul blog di Cuore di Maglia mi ha commosso.
Remigio e la Stella, vi invito a leggerlo.
Cuore di Maglia non era ancora nato quando Andrea è venuto al mondo. Ora però è presente in tanti ospedali italiani, compresa la terapia intensiva neonatale che ha aiutato a crescere il mio piccolo nelle prime settimane di vita. Cuore di Maglia dona coccole che scaldano e cullano i piccoli e fanno sentire ai genitori meno freddo e asettico quel mondo che li circonda nelle settimane, e spesso mesi, in cui si fa fatica a sentirsi un vero genitore.
I bambini prematuri sono miracoli che ti fanno capire quanto la vita possa essere fragile, ma nello stesso tempo forte, imprevedibile e unica. Ti scompigliano i piani, buttano all'aria mille progetti, ti mettono di fronte a una realtà che, quando sei in loro attesa, sembra remota o del tutto inesistente.
Spesso le cause della nascita prematura di un bambino sono sconosciute, in assenza di patologie specifiche. Così è stato il nostro caso.
Penso che in ogni genitore di bimbo prematuro rimanga una cicatrice nel cuore, anche se nei figli non rimangono tracce di prematurità.
Per lo meno nel mio è rimasta e probabilmente non si cancellerà mai.